Ansia, riconoscere i sintomi

By DanyAnsia

Il disturbo d’ansia rappresenta un problema di dimensioni sempre crescenti che colpisce oltre 400 milioni di persone in Occidente. A fronte di questi elevati, nella pratica clinica si assiste spesso ad un fenomeno allarmante: il disturbo viene spesso negato o sminuito, oppure affrontato con sentimenti di imbarazzo e vergogna.

Ecco dunque l’esigenza di rispondere alla domanda: quali sono i principali segnali che si manifestano in chi soffre di ansia?
Partiamo dal presupposto che l’ansia di per sè costituituisce un meccanismo non solo fisiologico, ma addirittura protettivo di fronte ad un pericolo, poichè è una normale reazione che si attiva di fronte a situazioni percepite come stressanti e/o pericolose (ad esempio un rumore improvviso, il dover affrontare un esame, la paura di fare una brutta figura ad un colloquio, la perdita di una relazione importante).

Da ansia fisiologica ci spostiamo sul versante dell’ansia patologica quando diventa un ostacolo che compromette le aree di funzionamento generale della persona: aumentando di intensità e frequenza compromette le prestazioni professionali e relazionali. La persona si concentra sulle reazioni del corpo  o sui pensieri negativi ed aumenta così la probabilità di incorrere in errore.

Dal punto di vista temporale, si è di fronte ad un disturbo ansioso quando la sintomatologia si protrae per un minimo di 6 mesi.

Sebbene ciascun disturbo d’ansia (in fondo all’articolo la lista completa con i relativi link), si presenti con caratteristiche differenti, è possibile tracciare una lista di sintomi comuni, che interessano sia il piano fisico che emotivo.

I sintomi fisici più frequentemente riscontrati sono:

  • sintomi respiratori (sensazione di “perdita d’aria”, sensazione di nodo alla gola, dispnea, asma)
  • sintomi cardiovascolari (battito cardiaco accellerato, dolore o fastidio al petto, cali di pressione e svenimenti o ipertensione improvvisa)
  • sintomi gastrointestinali (nausea, diarrea, reglusso gastro-esofageo, gastite, mal di stomaco)
  • sintomi neuromuscolari (tremore, tensione o dolore muscolare, sensazione di formicolio agli arti, rigidità, tremore e difficoltà di deambulazione, debolezza ed affaticabilità)
  • sintomi neurologici (sensazione di sbandamento, vertigini, sensazione di “testa vuota”, sudorazione, vampate di calore o brividi)
  • sintomi dermatologici (rossore o pallore del volto, orticaria, chiazze rosse su viso e collo)

La maggiorparte dei pazienti riferisce anche una serie di reazioni sul piano psicologico:

  • paura eccessiva ed immotivata
  • difficoltà a concentrarsi
  • irritabilità
  • sensazione di perdere il controllo
  • sensazione di disagio
  • tristezza

Va sottolineato che i disturbi d’ansia sono diversi, ognuno dei quali rientra, in modo più o meno grave nella dimensione nevrotica. Per ciascun disturbo specifico, vi rimando agli articoli che ne parlano in maniera più specifica ed approfondita:

attacco di panico,

disturbo di panico senza agorafobia,

disturbo di panico con agorafobia,

agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico,

fobia specifica,

fobia sociale,

disturbo ossessivo-compulsivo,

disturbo post-traumatico da stress,

disturbo acuto da stress,

disturbo d’ansia generalizzato

BIBLIOGRAFIA

AAVV: “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders IV-TR” (American Psychiatric Association)

F. Giberti, R. Rossi: “Manuale di Psichiatria” (Piccin)

G. O. Gabbard: “Psichiatria Psicodinamica” (Raffaello Cortina)

M. Falabella: “ABC della Psicopatologia” (Ed. Magi)